SeedScience è un progetto promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” che ha coinvolto scienziati e docenti provenienti dal Ghana e dal Kenya.
L’idea di seminare esperimenti scientifici nei paesi più poveri è venuta a Michele Raggio, dottorato di ricerca in Scienze dei Materiali.
L’obiettivo a breve termine era quello di mostrare ai docenti di questi paesi dell’Africa un diverso metodo di insegnamento che potesse far ragionare gli studenti attraverso esperimenti scientifici. – ha dichiarato Michele Raggio – Insegnanti locali formeranno a loro volta insegnanti nelle loro comunità.
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Come è facile immaginare, i docenti delle scuole nei paesi in via di sviluppo spesso non hanno avuto la possibilità di frequentare l’università o di specializzarsi nella materia insegnano.
Il progetto si inscrive nel solco di almeno due degli obiettivi presenti nella Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: l’obiettivo 4, “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, e l’obiettivo 10, “Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra Nazioni”.
SeedScience coinvolge tre stakeholders fondamentali:
- I professori e le professoresse che, tramite i percorsi didattici stabiliti, diventano formatori, ScienceSeeders, e iniziano a facilitare le sessioni di formazione per coinvolgere altri insegnanti generando un meccanismo a cascata.
- Gli studenti, che sviluppano gradualmente la creatività, il lavoro di squadra, la collaborazione, la comunicazione e il pensiero critico, competenze fondamentali che metteranno al servizio della comunità.
- La popolazione locale, che impara a conoscere meglio le questioni scientifiche che interessano la comunità e le azioni che potrebbero risolverle.
Alla sua nascita, Piero Angela ha descritto così l’iniziativa che tutt’oggi prosegue:
La conoscenza scientifica è come un “virus” che viene inoculato a poche persone che poi “contagiano” gli altri come in un’epidemia. É un progetto in piccolo ma può costituire un modello da replicare su larga scala.
Ed è quello che, prendendo l’Università di Tor Vergata come esempio virtuoso, auguriamo a tutti i promotori e i responsabili della Terza Missione degli Atenei d’Italia.
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