Le imprese di comunità in Italia: un fenomeno in crescita

  Osservatorio Socialis   Apr 08, 2024   News, Principale   Commenti disabilitati su Le imprese di comunità in Italia: un fenomeno in crescita

È stato appena presentato il nuovo Rapporto Euricse, intitolato “Le imprese di comunità in Italia. Caratteristiche distintive e traiettorie di sviluppo“, che descrive la crescita di questo fenomeno, con una particolare attenzione al suo sviluppo negli ultimi anni.

Le imprese di comunità sono un innovativo approccio organizzativo basato sull’iniziativa e sulla partecipazione della società civile nella fornitura di beni e servizi nell’interesse generale della comunità.

Un particolare modello imprenditoriale che sta guadagnando crescente rilevanza per il suo impatto positivo sullo sviluppo locale nelle aree rurali ed emarginate.

Con una governance inclusiva che coinvolge attivamente i membri della comunità nella gestione, nel finanziamento e nell’implementazione delle attività, queste imprese si distinguono per la loro capacità di interagire e integrarsi con altre iniziative comunitarie, come le comunità energetiche e i servizi di prossimità. In Italia prendono per lo più la forma di cooperative di comunità.

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Il principale obiettivo della ricerca Euricse, con il coordinamento scientifico del ricercatore senior Jacopo Sforzi, è quello di approfondire la comprensione, la diffusione e il funzionamento delle imprese di comunità, esaminando il contesto socio-economico in cui operano e le dinamiche interne ed esterne che le caratterizzano.

I principali risultati

L’indagine svoltasi tra il 2021 e il 2023 ha identificato 243 imprese di comunità attive al 31 dicembre 2023, distribuite prevalentemente nel centro-nord del paese, operanti su vari settori (servizi e welfare, turismo, ambiente e paesaggio, commercio, agricoltura, gestione spazi…).

Le regioni con la più alta concentrazione di imprese di comunità sono Toscana (49), Abruzzo (31) ed Emilia Romagna (30).

Uno dei risultati più significativi emersi dallo studio è la notevole crescita, in termini numerici, di queste organizzazioni economiche nel quadriennio considerato, evidenziando il loro ruolo cruciale nei processi di sviluppo locale, soprattutto per la loro capacità di adattamento e resilienza durante periodi di crisi, inclusa la fase pandemica da Covid-19.

Le motivazioni

Le motivazioni più diffuse alla base della scelta di costituire un’impresa di comunità sono legate al proposito di rispondere efficacemente a bisogni territoriali emergenti o già presenti.

La volontà di offrire nuove opportunità economiche per gli abitanti ricorre nel 26% delle risposte raccolte, seguita dall’intenzione di offrire servizi mancanti (24%) e dall’idea di valorizzare le risorse locali (15%), riqualificazione di un’area/terreno utilizzato (10%) e rispondere ai bisogni specifici, ad esempio esclusione sociale (10%).

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La presentazione del Rapporto si inserisce all’interno del più ampio progetto “Comunità Intraprendenti. Alla ricerca di nuove pratiche di trasformazione sociale“, che si sviluppa su più anni, e prevede la collaborazione della Fondazione Compagnia di San Paolo, di Fondazione CRC, di Fondazione con il Sud, di FondoSviluppo FVG e dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

Oltre ad una prima mappatura generale delle “Comunità Intraprendenti” in Italia, sono stati prodotti report specifici sulle Comunità a Sostegno dell’Agricoltura (CSA), le Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia (CER), e da ultimo appunto sulle Imprese di Comunità.

             | Leggi anche il Rapporto CSR di Osservatorio Socialis qui

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