Poste Italiane, Plurale Universale: una cultura d’impresa inclusiva

poste-italiane-inclusività
  Osservatorio Socialis   Lug 06, 2023   News, Principale   Commenti disabilitati su Poste Italiane, Plurale Universale: una cultura d’impresa inclusiva

Poste Italiane si propone come attore fondamentale nella realizzazione di una cultura d’impresa che si basa sul rispetto e sulla valorizzazione della diversità.

È a partire da queste parole che bisogna leggere il densissimo Bilancio Integrato 2022 di Poste Italiane, pregno di iniziative e progetti a supporto della diversità, dell’inclusione e della disabilità.

Per dare concretezza al suo impegno per il rispetto delle Persone, Poste si è fornita di un Codice Etico e di un apposita policy “Diversity & Inclusion”, strumento essenziale per una cultura imprenditoriale veramente inclusiva.

| Fai una pausa e leggi: Rapporto CSR: un anno fa registravamo il record

All’argomento è stata adibita una apposita sezione dell’intranet aziendale NoiDiPoste, comprensiva di notizie, documenti e materiale multimediale.

Andando più nello specifico, la politica in ambito di diversità ed inclusione è e stata sviluppata attraverso un processo bottom-up che ha coinvolto l’ascolto delle
idee e dei bisogni della popolazione.

Le operazioni del gruppo si suddividono in 4 macro-aree:

  • Genere
  • Generazioni
  • Disabilità-Vulnerabilità 
  • Interculturalità/cultura inclusiva

Alla luce di questi ambiziosi obiettivi, Poste Italiane ha organizzato il primo evento Diversity Day “Poste Plurale Universale”. Nella giornata dedicata all’inclusione,  gli stessi dipendenti in prima persona hanno raccontato le loro testimonianze sul percorso inclusivo intrapreso dall’azienda, con autenticità e coraggio.

Anche sul fronte dell’uguaglianza di genere – tanti i riconoscimenti raggiunti, dal Top Employer 2023 all’EQUAL-SALARY 2023Poste Italiane può vantare un grande impegno e una grande storia. Ecco infatti, un curioso aneddoto culturale degno di nota:

[…] Quando ancora Garibaldi e i bersaglieri erano ben lungi da Roma, c’erano impiegate e portalettere: 500 nel 1881, 3.000 nel 1901 e 8.000 nel 1911. Nel 1918 tra di loro c’era una giovanissima Teresina Gramsci, sorella di Antonio, che partecipò attivamente anche al primo sciopero.

Oggi, nel 2023, Poste Italiane è ancora in prima linea per l’empowerment femminile: oltre la metà della forza lavoro di Poste Italiane è rappresentata da donne (53%) con una presenza del 44,4% tra i componenti del cda, del 46% tra quadri e dirigenti e del 59% tra i direttori di ufficio postale.

Consulta il Bilancio Integrato di Poste Italiane qui

 

Leggi anche: Best Practice ESG: Enel spende le sue “Energie per la Scuola”

Leggi anche: Share 4 Good, Snaitech rilancia il progetto della Sustainability Week del Gruppo

Comments are closed.