“Il fundraising per la cultura: il caso dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia” è il titolo della tesi di laurea di Marianna Iacoviello in Economia e Gestione delle imprese presso l’Università degli Studi del Sannio.
Il suo lavoro sulla analisi delle modalità della raccolta fondi nel mondo della musica classica e dell’opera lirica le è valso il Premio Socialis, riconoscimento dell’Osservatorio Socialis per i migliori elaborati accademici in tema di sostenibilità e responsabilità sociale di impresa, sostenuto da Baxter, FS Italiane, Prioritalia, Sanofi Pasteur MSD.
La studentessa ha esaminato come il settore della cultura, che già dal dopoguerra ha dovuto combattere contro la mancanza di fondi, si sta muovendo “dietro le quinte” attraverso un complesso sistema strategico di attività di fundraising per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il focus è stato realizzato sia sul piano dei finanziamenti pubblici (in particolare si fa riferimento al Fondo Unico per lo Spettacolo FUS) sia sul piano della raccolta fondi e del finanziamento privato e delle sue criticità.
La dottoressa Iacoviello ha successivamente approfondito nel dettaglio le Fondazioni lirico-sinfoniche sia da un punto di vista storico sia da un punto di vista economico-gestionale, prendendo in considerazioni le modalità di finanziamento di queste fondazioni (pubbliche e private).
Lo studio di caso della tesi riguarda l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Oltre ad una descrizione della Fondazione e della sua mission, della struttura interna, degli stakeholder e dell’attività svolta, vi è anche l’analisi patrimoniale ed economica degli esercizi 2012 e 2013.
È esposta in maniera dettagliata la voce dei Contributi in conto esercizio in modo da poter confrontare le fonti di finanziamento pubbliche con quelle private, le loro criticità ed i relativi andamenti degli ultimi anni. In particolare sono elencati i principali strumenti di fundraising che l’Accademia utilizza nei confronti dei privati, delle Associazioni e delle Fondazioni.