Disegnano un’economia più giusta indicando nuove vie per stare meglio sul mercato attraverso la capacità di coinvolgere dipendenti, non profit e territori, ma anche ponendo più attenzione agli sprechi, al risparmio energetico, all’etica negli affari, alla trasparenza: sono i giovani vincitori della XIV edizione del Premio Socialis alle migliori tesi di laurea italiane su CSR e sviluppo sostenibile la cui cerimonia si svolge presso l’Associazione Civita (per l’accredito clicca qui), con la partecipazione di Baxter Italia, FS Italiane, Prioritalia, Sanofi Pasteur MSD e il patrocinio di Ministero dell’Ambiente, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Regione Lazio, Roma Capitale, Segretariato Sociale RAI, Unioncamere, ACRI e AIDP.
Il Premio Socialis è il primo riconoscimento alle migliori tesi di laurea su argomenti che riconducono alla responsabilità sociale d’impresa, un appuntamento annuale che pone al centro della riflessione sociale e imprenditoriale la necessità di un’economia più vicina a nuovi valori. Oltre 850 le tesi pervenute dal 2003, anno della prima edizione del Premio, 65 atenei di provenienza dei lavori accademici, 18 enti patrocinanti, 90 tra vincitori e menzioni speciali.
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Socialis l’impegno sociale delle imprese già ora vale un miliardo e 122 milioni di euro di investimenti (più del doppio rispetto a dieci anni fa) da parte dell’80% delle aziende italiane con più di 100 dipendenti, che hanno destinato in media 176.000 euro ciascuna a risparmio energetico e contenimento degli sprechi e al contrasto dell’inquinamento e allo smaltimento dei rifiuti (56%), a iniziative in favore dei dipendenti (53%), allo sviluppo delle comunità locali (20%), al sostegno di arte e cultura (18%).