254 parole per ragionare di CSR

  Osservatorio Socialis   Nov 23, 2015   2015, archivio, News, Principale   Commenti disabilitati su 254 parole per ragionare di CSR

Il “Dizionario CSR” dell’Osservatorio Socialis, presentato al MAXXI il 23 ottobre 2015, ha avviato il suo proposito: chiamare a riflettere sulle parole dedicate alla responsabilità sociale delle imprese per promuovere un’economia più al passo con i tempi, ma anche per raccogliere spunti, idee, contaminazioni. Ecco i primi interventi, registrati nel corso dell’incontro, dopo aver dato conto delle definizioni raccolte dalla rete tramite l’hashtag #dizionarioCSR.

 

Gloria Fiorani – Docente CSR e Rendicontazione Sociale, Università di Roma Tor Vergata
La TERZA MISSIONE dell’Università a sostegno dello sviluppo economico e sociale di un  territorio.

Le tradizionali mission delle università sono la formazione e la ricerca che sono state sempre considerate  le leve strategiche per lo sviluppo socio economico di un territorio. In realtà oggi, per rispondere a questa  importante sfida che è lo sviluppo di un territorio – e soprattutto in un periodo di crisi economico sociale,  è necessario affiancare a queste due mission tradizionali una nuova missione: la terza missione. Per terza  missione si intendono tutte quelle attività che prevedono l’interazione diretta con la società civile e con il  tessuto imprenditoriale. Il concetto di terza missione si inserisce nel passaggio del modello della società  della conoscenza in cui vi sono tre operatori strategici che collaborano per lo sviluppo economico e  sociale di un territorio e cioè Governo, industria e mondo accademico al modello della open society.  Nella open society si passa da un modello di tripla elica alla quadrupla elica: ci sono cioè 4 attori che  collaborano per lo sviluppo sociale ed economico di un territorio e cioè Governo, università, industria e  società civile.

Sergio Bini, Presidente AICQ-ci (Associazione Italiana Cultura per la Qualità centro-insulare) 
La QUALITA’ e la responsabilità sociale delle imprese: la casa di vetro

La qualità, che in parole povere significa fare bene le cose giuste soddisfacendo tutti i destinatari dell’organizzazione, si declina bene con la RSI perché rende l’organizzazione, quindi nella fattispecie l’impresa, una casa di vetro. La RSI rende trasparente l’organizzazione e chiarisce il chi fa che cosa e soprattutto in che modo si soddisfano gli stakeholder . Gli stakeholders consentono di realizzare l’ambiente e di dimensionare il contesto in cui opera l’impresa. Le tre variabili della responsabilità sociale di impresa – l’area economica, l’area sociale e l’area ambientale – vengono in realtà regolate da questo sistema di requisiti che governano l’approccio normativo alla qualità. Ma rimane sempre il principio guida di fare bene le cose giuste e le cose giuste cambiano in funzione di come cambia la società, di come cambiano gli scenari e di come cambia la società circostante fatta di persone e di ambiente.

Giuseppe Calzolaio, Direttore Generale HBG Gaming
La SQUADRA al centro dell’azienda

HBG Gaming è consapevole che il frutto del proprio successo sia da attribuire alla squadra. Nella  squadra ogni individuo, ogni persona, porta il suo contributo, le proprie passioni, le proprie energie e  anche i propri sacrifici per il raggiungimento di un obiettivo comune. E’ un gruppo giovane, ha meno di 15 anni, e già dal 2014 si occupa volontariamente di  responsabilità sociale di impresa redigendo il bilancio sociale e mettendo al centro di questo rapporto  proprio il valore delle persone. Abbiamo 640 dipendenti, metà uomini e metà donne; è una squadra con un’età media inferiore ai 37 anni e il 90% è assunto con contratto a tempo indeterminato – un dato in controtendenza con quello che avviene in Italia. Inoltre negli ultimi due anni i dipendenti  della sede sono passati da 85 a 157 con l’ingresso di giovani laureati, giovani talenti: un dato di  cui siamo orgogliosi.

Marcella Mallen, Presidente di Prioritalia
FIDUCIA ed ENGAGEMENT parole chiave della comunità dei manager 

La fiducia è una sensazione di sicurezza basata sulla speranza o sulla stima riposta in qualcuno o qualcosa. Si traduce in un sentimento mix di legittimità, consenso, cooperazione, solidarietà; si traduce nell’ aspettativa di esperienze con valenza positiva per chi la mette in atto.

L’engagement è il “coinvolgimento”, la misura del successo di un messaggio condiviso che ha lo scopo di creare “legami” forti tra il chi lo propone ed il gruppo. Impegno sociale e politico. L’engagement è creazione di significato (sensemaking), assunzione di responsabilità verso se stessi e gli altri (etica), di condivisione di valori (convivialità), di una scelta autonoma e creativa.

 

Luigi Mariano, Docente Etica Economica Università Gregoriana
Il contributo delle ENCICLICHE alla riflessione sulla CSR: un messaggio anche per i non credenti.

La Chiesa ha risposto prontamente alla crisi economica del 2008 con una prima enciclica a firma di Benedetto XVI – “Caritas in Veritate” – che affronta per la prima volta nella storia del pensiero cattolico la fattispecie della responsabilità sociale di un’impresa e del mondo economico. Nel secondo intervento, a firma questa volta di Papa Francesco – “Laudato sì” -, abbiamo invece un’attenzione della Chiesa sulla sostenibilità ambientale con una ferma condanna di tutto ciò che è fonte di inquinamento a cominciare dalle energie inquinanti che a detta del Pontefice mettono a rischio l’umanità. Alla luce di questa riflessione il Papa sostiene che, come indicato nel sottotitolo dell’enciclica, bisogna avere una cura della casa comune e questo è il messaggio che rivolge anche ai non credenti.

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