CSR in Italia: +25% nel 2019. Le prospettive dopo il Covid

  Osservatorio Socialis   Lug 15, 2020   News, Principale, Speciali   Commenti disabilitati su CSR in Italia: +25% nel 2019. Le prospettive dopo il Covid

Che impatto ha avuto e potrà avere il Covid-19? Come sarà la CSR del Futuro? Che ruolo avrà lo sviluppo del capitale umano? Sono queste alcune delle domande – poste da Roberto Orsi, Direttore dell’Osservatorio Socialis – a cui il IX Rapporto CSR 2020 ha cercato di rispondere.

“La CSR per riuscire a realizzare una società più competitiva e socialmente coesa”. Citando Jaques Delors, Giovanni Cannata, Rettore dell’Università Mercatorum, ha introdotto la presentazione del IX Rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia, tenutasi in diretta streaming dalla sede romana dell’Ateneo, con la partecipazione di CDP – Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Amplifon, Fondazione Prioritalia, MSD Italia.

Successivamente, Margherita Sartorio, Amministratore Delegato dell’Istituto Ixè, ha spiegato i dati della nuova indagine evidenziando un aumento di interesse nella CSR per il 2019 (con la cifra record di quasi un miliardo e ottocento milioni di euro di investiti), ma anche registrando una probabile contrazione del 16% degli investimenti nel 2020, da imputare alla grave crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19. Nonostante ciò il benessere dei dipendenti, la loro formazione, l’impatto ambientale e molti altri indicatori della CSR hanno mantenuto e acquistato importanza all’interno delle imprese italiane, delle quali 8 su 10 ipotizzano un messa a sistema della Responsabilità Sociale di Impresa nel prossimo futuro.

L’evento ha ricevuto il patrocinio istituzionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e di Unioncamere, oltre al patrocinio di 21 Università italiane.

Al commento ai dati, moderato da Roberto Orsi e Maria Ludovica Agrò, già Direttore Generale del PCN OCSE in Italia, hanno partecipato molti attori istituzionali, esponenti del mondo imprenditoriale e del mondo accademico che hanno fornito le loro testimonianze nei 5 panel di discussione organizzati.

VISIONE – CSR&BUSINESS – SOCIALE

È necessaria una visione strategica dentro la quale consolidare la responsabilità sociale d’impresa”, con queste parole Pierpaolo Baretta, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, è intervenuto nel primo panel dell’evento. L’esponente del MEF ha sottolineato anche l’esigenza di dare sostegno alla CSR attraverso incentivi sia fiscali che legislativi, un impegno che il Governo sembra intenzionato ad intraprendere.

Insieme al Sottosegretario sono intervenuti anche Mario A. Battaglia, Direttore Generale di AISM Onlus, e Mario Calderini, Professore Ordinario al Politecnico di Milano. Entrambi gli ospiti hanno sottolineato la necessità di Co-progettazione e Co-realizzazione” della CSR, grazie al connubio tra Terzo settore e imprese, due mondi sempre meno distinguibili in tema di Responsabilità e attenzione verso il sociale.

METODO – COERENZA – FORMAZIONE

Un Terzo settore che dovrà essere “ripensato” una volta superata l’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19, in modo da raggiungere la sua versione “2.0”. Con questa idea Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato della Fondazione Amplifon, è intervenuta in occasione del secondo panel che ha visto protagonisti anche Carlo Crea, Direttore Affari istituzionali di Terna, e Gianna Fracassi, Vice Segretaria generale CGIL.

Gli ospiti hanno evidenziato l’importanza del metodo con il quale si attua la CSR, centrale per Terna che richiede il certificato di sostenibilità anche a tutte le aziende della catena di fornitura, della coerenza, dimostrata dalla Fondazione Amplifon nella sua azione di beneficenza “lungimirante” durante l’emergenza sanitaria, e della formazione, considerata dalla CGIL come “strumento con il quale è possibile affrontare le future crisi ed emergenze”.

SOSTENIBILITÀ – SVILUPPO – VALORI

Nel terzo panel, tutto al femminile, importanti sono state le testimonianze di Gaia Ghirardi, Responsabile Sostenibilità di Cassa Depositi e Prestiti, che ha spiegato come il Gruppo sia riuscito a “calare la sostenibilità nei processi decisionali all’interno dell’azienda”, riuscendosi a focalizzare sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenza ONU 2030 nei quali può produrre un impatto significativo.

Impatto che MSD Italia, rappresentata dalla sua Presidente e Amministratore Delegato Nicoletta Luppi, ha voluto produrre durante l’emergenza Covid-19, schierandosi “al fianco delle istituzioni” con una donazione di oltre 2 milioni di euro. Una storia raccontata anche dall’Osservatorio Socialis nella rubrica “Storie Sostenibili”.

A concludere questo panel Alessia Morani, Sottosegretaria di Stato al Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha ricordato come il Piano Transizione 4.0 e il Piano integrato per il clima siano misure importanti con le quali il Governo vuole ripartire e accomunare pubblico e privato. Inoltre la Sottosegretaria, a conclusione del suo intervento, ha affermato che lo Stato “può e deve promuovere la parità di genere per determinare un cambiamento all’interno delle aziende”.

MISURAZIONE – CONDIVISIONE – ETICA

Competenza ed etica manageriale”, sono queste le qualità indispensabili che secondo Marcella Mallen, Presidente della Fondazione Prioritalia, porteranno ad un salto culturale con cui tutte le imprese si potranno considerare solidali e sostenibili.

Imprese italiane che secondo Pietro Negri, già Presidente Forum Finanza Sostenibile, sono riuscite a gestire molto bene l’impatto sociale causato dalla pandemia, perché dotate di un “modello legato ai territori”.
Un modello di CSR che, nelle parole di Negri, diventerà “la cassetta degli attrezzi che la finanza integrerà nel business e nelle scelte strategiche delle aziende”.

AMBIENTE – PROGRAMMAZIONE – IMPATTO

L’ambiente è il tema fondamentale trattato nell’ultimo panel di discussione. Per Luigi Paganetto, Presidente Fondazione Tor Vergata Economia, l’Italia ha bisogno di trovare una “strategia competitiva in un mondo in continuo cambiamento, trovando espressione attraverso i nuovi temi come quelli ambientali”.
Un concetto che è stato condiviso in pieno da Raffaello Sestini, Vice Capo di Gabinetto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha affermato come il Governo stia cercando di “organizzare le risorse, le attitudini e i valori che caratterizzano un sistema economo adatto a favorire l’economia in un sistema verde”. Una questione ambientale che viene vista, sempre dall’esponente del Governo, come “l’ultimo baluardo della CSR”.

Futuro, Occupazione, Salute e Solidarietà”: sono queste le parole evidenziate da Maria Ludovica Agrò a conclusione dell’evento. Degli imperativi da applicare con “coraggio” per mettere la CSR al centro del mondo imprenditoriale, istituzionale e della società civile.

 

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