Focus #RapportoCSR8: La rendicontazione non finanziaria

  Osservatorio Socialis   Lug 11, 2018   News, Principale   Commenti disabilitati su Focus #RapportoCSR8: La rendicontazione non finanziaria

Secondo i dati dell’VIII Rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia, la certificazione ISO 26000 risulta la più nota sia tra coloro che hanno svolto attività di CSR nel 2017 sia tra coloro che non sono stati attivi. Omogeneamente conosciuto, seppure in percentuale minore, anche il Decreto legislativo sulla comunicazione delle informazioni non finanziarie. Gli altri standard / linee guida di rendicontazione sociale e di sostenibilità sono mediamente più noti tra coloro che lavorano in aziende che praticano CSR, ma la conoscenza risulta piuttosto frammentata.

Abbiamo chiesto a Giuseppe Sgaramella, Responsabile Relazioni con gli Stakeholder e Sostenibilità di ACEA, come una società quotata in borsa e tenuta all’applicazione del Decreto legislativo 254 del 2016 (Recepimento della Direttiva UE sulla comunicazione delle informazioni non finanziarie) abbia inciso sulla rendicontazione sociale.

La gestione di servizi essenziali al benessere delle comunità e alla crescita del territorio – spiega  Giuseppe Sgaramella – spinge da sempre Acea, tra le principali multiutilities italiane, operativa da oltre un secolo nella filiera energetica, nel servizio idrico integrato e nei servizi ambientali, a operare nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile.

In Acea conosciamo o applichiamo la maggior parte degli strumenti riportati nel grafico. Segnalerei a tal proposito i sistemi di gestione Qualità (ISO 9001), Energia (ISO50001) e Salute e sicurezza (OHSAS18001, appena evoluta in ISO45001), che hanno aiutato e continuano ad aiutare le imprese a monitorare e governare aspetti delle attività molto legati alla sostenibilità. Acea ha un Sistema di gestione integrato QASE ed ha emanato, nel novembre 2017, una Politica della Sostenibilità e del Sistema QASE, che evidenzia la stretta correlazione tra questi temi. Al Global Compact delle Nazioni Unite Acea aderisce dal 2007 ed ha sempre rinnovato il proprio impegno.

Il Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, qui citato, è all’origine della rendicontazione di sostenibilità della nostra Azienda: i nostri primi Bilancio Sociale e Rapporto Ambientale si riferivano all’esercizio 1998, ben vent’anni fa. In seguito, dal 2002, Acea ha redatto il Bilancio di Sostenibilità secondo le linee guida internazionali della Global Reporting Initiative, seguendo la loro costante e sfidante evoluzione. Oggi, con un anno di anticipo rispetto al dovuto, siamo a un Bilancio di Sostenibilità predisposto con la massima applicazione dello Standard GRI, che abbiamo trovato coerente con le indicazioni del D. Lgs. 254/2016. Il nostro Paese ha una Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata a fine 2017, incentrata sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU. Per quando riguarda Acea, ne abbiamo tenuto conto nella definizione del Piano di Sostenibilità 2018-2022, approvato dal Cda, e abbiamo evidenziato le correlazioni tra Piano di Sostenibilità, Piano industriale e ben 7 dei 17 SDG’s”.

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