Si chiama “Sartoria 8 marzo” e le donne sono davvero le protagoniste. Nella nuova “Sartoria della solidarietà” dell’Auser – l’associazione di volontariato e di promozione sociale per l’invecchiamento attivo – inaugurata in via San Lorentino ad Arezzo, ci sono tante ex operaie della Lebole, il marchio che ha fatto la storia dell’industria italiana della moda maschile nel mondo e dell’emancipazione femminile negli anni ’50, pronte a insegnare l’arte del cucito alle nuove generazioni.
Come Marina Bonini e Nadia Cerofolini che, entrate da giovani in quella fabbrica che offriva lavoro a tutti e portava benessere alle famiglie, da volontarie Auser aiutano chi è in difficoltà con riparazioni e lavori sartoriali per i mercatini di beneficenza, e cucendo bambole Pigotte e abiti per bambini da inviare nelle missioni nel terzo mondo.
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