Il commercio etico si propone di elevare le condizioni di lavoro sulle grandi catene di produzione a livello di norme minime fondamentali e di eliminare le peggiori forme di sfruttamento della manodopera, come il lavoro infantile, il lavoro forzato o le officine clandestine.
I criteri di etichettatura si basano generalmente sulle Convenzioni fondamentali dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro).