In campo economico indica il fenomeno sorto alla metà del 1800 in Inghilterra che, partendo dalle esigenze degli strati più deboli della società (industriale) del tempo, intendeva promuovere iniziative imprenditoriali a difesa dei bassi redditi degli associati.
Il movimento si è poi diffuso in tutta Europa e rappresenta oggi un fatto economico di rilevante importanza che si basa concettualmente non solo sul perseguimento di un profitto, ma anche sulla tutela economica dei soci e sul raggiungimento di benefici per l’intera collettività.
“La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità” (Art. 45 della Costituzione Italiana).