Durante la presentazione dei dati dello studio NFI che si è tenuta a Roma il 24 marzo alla Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Roma, e organizzata all’indomani del recepimento della Direttiva UE 95/2014 che ha reso obbligatorio per le società di interesse pubblico comunicare informazioni non finanziarie relative a politiche di genere, ambiente, diritti umani, diversità, anticorruzione, il direttore dell’Osservatorio Socialis Roberto Orsi ha presentato il Vademecum della Csr.
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Il documento descrive le azioni imprescindibili per far sì che la responsabilità sociale d’impresa possa sostenere le imprese nel loro percorso verso i vantaggi di una CSR che diventa parte integrante delle strategie di business.
Ecco il Vademecum:
FORMARE IL PERSONALE: COSI’ L’AZIENDA CRESCE
Prevedere specifiche esperienze di formazione e informazione per coinvolgere i dipendenti: così si potenziano le capacità dell’impresa di mantenere e attrarre personale qualificato e accrescerne la motivazione
ESSERE COERENTI: COSI’ LA STRADA E’ PIU’ SICURA
Il management deve mantenere la stessa coerenza durante tutte le fasi di sviluppo e applicazione della mission aziendale. La meta è il successo sociale, in linea con gli obiettivi aziendali dell’efficacia e dell’efficienza
CONDIVIDERE A TUTTI I LIVELLI: COSI’ SI RAGGIUNGONO GLI OBIETTIVI
Una volta introdotto il nuovo sistema di valori, la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi sociali deve essere presa in carico collettivamente da tutta l’azienda, che si impegna a rispettare un diverso modus operandi a tutti i livelli
ASCOLTARE I CONSUMATORI: COSI’ SI RACCOLGONO I RISULTATI
Occorre interagire positivamente con i consumatori poiché le loro scelte di acquisto sono sempre più influenzate dalla condotta responsabile di un’azienda
COMUNICARE: COSI’ CI SI FA RICONOSCERE
E’ necessario introdurre criteri e strumenti specifici per la comunicazione della CSR, sia verso l’esterno che verso l’interno, in modo da accrescere le ricadute positive dell’approccio socialmente responsabile.
