Daniela De Donno vince il premio Terre de Femmes Italia

  Osservatorio Socialis   Feb 28, 2017   News, Principale   Commenti disabilitati su Daniela De Donno vince il premio Terre de Femmes Italia

È Daniela De Donno la vincitrice della prima edizione del premio Terre de Femmes nel nostro Paese. Il contest, voluto dalla Fondazione Yves-Rocher – Institut de France, è volto a riconoscere l’impegno delle donne che operano per la tutela dell’ambiente.

Daniela De Donno ha vinto con “La casa dei bambini Sanganigwa si veste di verde”, progetto che mira a rendere l’orfanotrofio di Kigoma, in Tanzania, un villaggio ecosostenibile e autosufficiente dal punto di vista finanziario ed energetico.

Questo progetto rientra nelle opere benefiche della Jane Goddhall Onlus Italia, fondata dalla stessa biologa per garantire a tanti bambini una vita migliore nel rispetto della natura che li circonda.

Questo premio” ha dichiarato “è importantissimo perché è un riconoscimento del nostro lavoro di tutti questi anni e ci fa capire che abbiamo fatto e stiamo facendo la scelta giusta, invitandoci a non mollare nonostante le difficoltà“.

Il Jane Goodall Institute Italia di Daniela de Donno è riuscito nel corso degli anni a costruire 5 case famiglia, una casetta ludica, un piccolo parco giochi e una biblioteca, tutte con elettricità fornita da pannelli solari e un sistema di raccolta di acqua piovana dai tetti.

Le case sono state fornite di fornelli a gas per evitare il costante uso di carbone, i bambini e ragazzi sono avviati a quanto di meglio offre il sistema educativo locale (scuole in inglese e, per i più dotati, superiori e college).
Molti bambini in Tanzania sono rimasti orfani a causa dell’AIDS, oppure abbandonati da genitori alcolisti. Il progetto permette a questi bambini di vivere in vere case, accuditi con amore da una “mama”.

È proprio questo è ciò che vogliamo premiare“, sottolinea Jacques Rocher, presidente della fondazione. “Insieme, con piccoli gesti, possiamo fare il cambiamento“.

Terre de Femmes in 15 anni ha premiato già 350 donne con progetti sviluppati in 50 paesi del mondo.

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