L’Osservatorio Socialis ha realizzato la prima fase di un’indagine avente ad oggetto l’offerta formativa delle Università italiane in tema di Responsabilità sociale d’impresa.
L’indagine sulle Università è stata sviluppata su un campione di 51 Facoltà e Dipartimenti[1] riconducibili a 37 Atenei. La selezione del campione è avvenuta sulla base delle informazioni raccolte attraverso la mappatura e il monitoraggio dell’offerta formativa degli ultimi anni in tema di CSR che l’Osservatorio Socialis ha avviato da diversi anni.
Degli Atenei ai quali afferiscono le Facoltà e i Dipartimenti analizzati, il 54% è localizzato nel Nord Italia; il 30% nel Centro e il restante 16% riguarda Atenei del Sud e delle isole.
Le Facoltà e i Dipartimenti presi in esame afferiscono a diverse aree disciplinari, tra le quali un’incidenza significativa è assunta dall’area economico-giuridica, seguita da quella socio-politica. Minore è l’incidenza nel campione delle Facoltà e i Dipartimenti riconducibili all’area tecnico-scientifica e umanistica.
All’interno del campione sono stati individuati 122 insegnamenti riconducibili alla CSR e a tematiche ad essa affini. L’analisi ha permesso di individuare 8 aree tematiche da intendersi come ambiti di intervento specifici della CSR sulle quali avviare opportune riflessioni.
Una prima area tematica è quella della CSR e della Responsabilità sociale intesa in senso più ampio. Ad essa sono riconducibili il 17% degli insegnamenti mappati aventi ad oggetto gli elementi di base della responsabilità sociale d’impresa nonché la corporate governance, la pianificazione strategica e la gestione operativa delle imprese lette attraverso le lenti della CSR, nonché le modalità di agire dei consumatori responsabili.
Una percentuale significativa degli insegnamenti mappati (36%) ha ad oggetto l’Etica e la sostenibilità, ambiti trasversali a diverse aree disciplinari nei quali vengono analizzate le relazioni esistenti tra l’etica e l’economia; tra quest’ultima e la sostenibilità dello sviluppo e tra la comunicazione e le politiche.
Nel 15% degli insegnamenti mappati il concetto di sostenibilità viene declinato in maniera specifica sull’Ambiente trattando temi quali l’ecologia, le certificazioni ambientali, la green economy, l’efficienza energetica, il riciclo di materiali e l’eco-design.
Nell’offerta formativa presa in esame un ruolo significativo viene occupato dal Diversity management. In tale area tematica confluiscono insegnamenti dedicati alle pari opportunità e alle politiche di genere nonché alla diversità intesa anche come interculturalità e multiculturalità. Tra gli insegnamenti mappati trova spazio l’area tematica dell’Economia sociale e della Social innovation nella quale convergono temi specifici quali l’economia civile, il welfare mix, l’imprenditoria sociale, lo sviluppo locale fino a giungere alla felicità.
Il 7% degli insegnamenti mappati è dedicato al tema specifico della Rendicontazione sociale e pertanto al trasferimento di tecniche e strumenti per andare oltre la rendicontazione delle performance economico-finanziare ed abbracciare la logica del social accounting.
Infine, il 5,7% degli insegnamenti mappati è riconducibile alla Finanza etica – affrontandone gli elementi di base nonché le caratteristiche del microcredito e della microfinanza – mentre il 4,1% al Fund Raising, ossia a tutte quelle tecniche e quegli strumenti che le imprese non profit possono utilizzare per accrescere le proprie risorse.
(a cura di Maria Scinicariello e Irene Salerno)
[1] Le Università italiane sono attualmente strutturate e organizzate in maniera disomogenea. In alcuni casi permangono le Facoltà, in altri casi l’articolazione prevede la sola presenza di Dipartimenti e/o Scuole.
Distribuzione geografica degli Atenei in esame
Distribuzione per area disciplinare di Facoltà e Dipartimenti
Distribuzione per aree tematiche
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