Il reinserimento nel mondo lavorativo, nonostante la detenzione, parte dal carcere stesso: l’idea di Confindustria, infatti, è quella di creare piccoli laboratori manufatturieri che impieghino gli ospiti del carcere di Sollicciano, così che, attraverso lo sviluppo di specifiche competenze professionali, i detenuti possano reintegrarsi pienamente nel tessuto sociale, limitando anche casi di recidività.
Simone Campinoti, presidente di Confindustria Empolese Valdelsa, pensa alla realizzazione di prodotti di pelletteria e del settore stilistico in generale, ma anche prodotti del settore informatico e tecnologico, per dare finalmente vita ad un progetto che Confindustria intende portare avanti da diverso tempo e nel quale anche le imprese del territorio ripongono fiducia.
Proseguiranno nei prossimi giorni i sopralluoghi presso la struttura del carcere, allo scopo di passare alla fase operativa dell’iniziativa, cominciando ad esaminare spazi e aree in cui i laboratori potrebbero essere collocati.