“Sicurezza, responsabilità e trasparenza fanno crescere sane le imprese” – Intervista a Giuseppe Lasco, Direttore Divisione Corporate Affairs – Terna spa

  Osservatorio Socialis   Gen 12, 2016   Blog ed Interviste, News, Principale   Commenti disabilitati su “Sicurezza, responsabilità e trasparenza fanno crescere sane le imprese” – Intervista a Giuseppe Lasco, Direttore Divisione Corporate Affairs – Terna spa

A meno di un anno dal lancio delle “Nuove regole per la sicurezza dell’ambiente” di cui Terna è stata promotrice è stato fatto un bilancio o è possibile comunque tracciare un prima e un dopo? Avete osservato dei cambiamenti?

Per Terna il tema della sicurezza è stato fin dall’inizio una scelta culturale per la quale la tutela dell’ambiente e promozione di uno sviluppo sostenibile sono divenuti elementi fondamentali della politica aziendale, e rappresentano per noi fattori strategici.

Con il lancio nel marzo scorso delle Nuove regole per la sicurezza dell’ambiente”, l’Azienda ha voluto innalzare ulteriormente il livello di attenzione sulle tematiche ambientali, oltre che sensibilizzare e responsabilizzare le imprese sulla necessità di trovare un nuovo punto di sintesi tra la propria crescita economica e la salvaguardia dell’ambiente.

Terna è un’azienda che ha un impatto sul territorio e grazie all’adozione di una strategia d’integrazione tra i fattori Sicurezza e Ambiente, è possibile renderla ancora più efficiente anche dal punto di vista economico.

Le 7 regole che abbiamo voluto promuovere, perciò, possono consentire  alle imprese  di aumentare notevolmente il controllo degli impatti ambientali delle proprie attività lavorative, aiutandole a raggiungere l’equilibrio tra obiettivi economici ed ambientali e a vincere la sfida della sostenibilità. Proprio sulla base di queste scelte noi, come azienda, siamo decisi ad andare oltre condividendo le nostre esperienze con istituzioni, associazioni e imprese, in modo da raggiungere quell’obiettivo di gestione di una sicurezza integrata e costruire un modello di azienda sana, sensibile e responsabile verso il Paese.

Sicurezza a 360 gradi: dagli accessi illeciti, alla sicurezza informatica, a quella sui luoghi di lavoro. La sicurezza quindi è un modus operandi che deve attraversare tutta l’azienda: condivide questa affermazione?

In maniera assoluta. Forte della sua pluriennale esperienza nella gestione dei rischi connessi alla complessa attività di manutenzione e sviluppo della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale, con più di 200 cantieri attualmente aperti in tutta Italia, Terna è stata una delle prime società in Italia ad adottare un modello di sicurezza integrato in cui sicurezza informatica, ambientale, del lavoro e del sistema elettrico sono in completa sinergia. La scelta di questo modello ci ha permesso di sviluppare una sicurezza a 360°, che coinvolge tutta l’Azienda, a partire dalle risorse umane fino ad arrivare agli asset, e di interessare tutti i processi produttivi non soltanto interni, ma anche quelli relativi alle attività in appalto. Dalla gestione sinergica delle risorse aziendali sono derivati vantaggi in termini di uniformità di gestione, di raggiungimento degli obiettivi, di coinvolgimento del personale e di attuazione delle misure di controllo.

A tale proposito appare significativo il fatto che Terna abbia ricevuto le quattro certificazioni più importanti (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001 e ISO/IEC 2700). Il modello integrato copre, quindi, il 100% delle attività di Terna: sia quelle svolte sugli impianti esistenti, sia quelle di pianificazione, progettazione e realizzazione di nuovi impianti. Quello di Terna è un Piano per la sicurezza integrata all’avanguardia e unico in Italia, che si avvale anche di 8 Protocolli istituzionali firmati con Guardia di Finanza( per il contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti), Carabinieri e Polizia di Stato (per la tutela dei nostri siti ed asset strategici), Polizia Postale, Vigili del Fuoco, Prefetture e Ambasciate con lo scopo di proteggere la rete elettrica, e che è stato riconosciuto dall’agenzia di rating sostenibile Vigeo come il migliore tra le 762 società quotate in Europa e negli Stati Uniti per le politiche e misure anticorruzione adottate.

In Italia la cultura della trasparenza non è molto solida e (a fronte di interventi legislativi di rilievo) tende banalmente a coincidere con la pretesa di conoscere stipendi e scontrini dei politici. Questo è il dato emerso dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Socialis e presentata al ForumPA del 2015 a Roma. Quale è  invece il contributo che intende dare Terna con il progetto “Cantieri Aperti & Trasparenti”? Perché è così innovativo aver reso noti anche i subappalti?

Con “Cantieri Aperti & Trasparenti” siamo stati la prima azienda privata in Italia a progettare uno spazio web completo di tutte le informazioni su appalti e subappalti dei cantieri di Terna in tutto il Paese. Con quest’iniziativa Terna ha voluto ancora una volta dimostrare senso di responsabilità verso le imprese e la collettività e dare un contributo per favorire la transizione culturale che conduce verso legalità e trasparenza.

Questo si traduce in molteplici benefici, e arricchisce la responsabilità sociale dell’Azienda.

Diventa fondamentale, quindi, assicurare la legalità e la trasparenza in tutte le fasi delle gare e dei contratti tra Terna e le aziende fornitrici, in modo da garantire la correttezza delle procedure, che si riflette immediatamente anche in una maggior sicurezza sul lavoro.

Questa cultura ha portato oggi il gruppo a scegliere di rendere pubbliche tutte le informazioni significative relative alle 4000 persone coinvolte ogni giorno negli oltre 200 cantieri aperti in tutta Italia per un investimento sul campo per un valore di circa 2,8 miliardi di euro, fornendo uno strumento di comunicazione completo, dinamico e aperto a tutti, e in grado di dare un contributo ulteriore allo sviluppo del Paese.

Terna spende ogni anno circa 1 miliardo di euro per lo sviluppo e l’ammodernamento della Rete Elettrica Nazionale ed è quindi di fondamentale importanza farlo in maniera chiara e trasparente, soprattutto nei confronti degli utenti elettrici che pagano la bolletta. Una maggior trasparenza che si riflette anche riportando le informazioni relative ai subappalti, che servono per dare un ulteriore dettaglio, più specifico e il non inserire questo tipo di informazione equivarrebbe a non essere trasparenti al 100%.

Esiste un limite alla trasparenza per un’azienda quotata in borsa e leader nel settore energetico?

Terna è quotata in Borsa dal 2004 e una quota vicino al 50% del capitale è in mano a investitori esteri, perciò non deve solo attenersi agli obblighi di trasparenza previsti dalla legge, dal Testo Unico della Finanza e dai regolamenti di Borsa, ma anche ai criteri sempre più stringenti cui sono vincolate le scelte di investimento dei fondi internazionali, soprattutto riguardo a etica, governance e politiche di remunerazione.

La nostra azienda garantisce un flusso informativo costante con le imprese che lavorano sui cantieri in tutto il Paese – ancor più ora, dopo l’avvio del progetto “Cantieri Aperti & Trasparenti” – con i suoi azionisti, con i media e in generale con tutti gli stakeholder; oltre a questo, uno degli strumenti in grado di offrire una visione del valore creato, non solo nel breve, ma anche nel medio e nel lungo termine, è il Rapporto integrato. Si tratta di un prodotto che nasce dall’integrazione dei dati sulle performance economico-finanziarie dell’azienda con quelli di sostenibilità, per offrire una rendicontazione sempre più completa, trasparente e in linea con le reali richieste degli stakeholder.

Terna è stata una delle prime realtà in Italia a pubblicare un Rapporto integrato, ad ulteriore conferma di una cultura aziendale che ci ha portato ad essere confermati per la settima volta consecutiva nel prestigioso Dow Jones Sustainability Index, quest’anno addirittura con il primato mondiale nel settore Electric Utilities. La leadership nel campo della sostenibilità, che per noi è stimolo a ulteriori miglioramenti, evidenzia come le imprese italiane siano in grado di eccellere a livello internazionale, anche in termini di gestione responsabile e di trasparenza.

 (a cura di Marta Tersigni) ©osservatoriosocialis.it

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